I sedicimila vini di qualità, le oltre duemila aziende produttrici e i cinquecento “luoghi del buon bere” selezionati dalla prima guida ai vini italiani sono consultabili su iPhone e iPad in modo intuitivo e piacevole.
Di ciascuna azienda vitivinicola recensita è possibile trovare “a portata di touch” non soltanto la scheda con presentazione e recapiti, ma anche una dettagliata simbologia con indicazioni di tipo produttivo, commerciale e turistico utili per “camminare la terra” alla scoperta di grandi e piccole eccellenze.
Il cultore dei vini d’Italia, inoltre, può conoscere le caratteristiche (denominazione, tipologia, estensione del vigneto di provenienza, numero di bottiglie prodotte, affinamento e fascia di prezzo) e la valutazione qualitativa di ciascun prodotto anche compiendo elaborate ricerche grazie alle funzioni “Trova il Vino” e “Trova l’Azienda”, oppure raggiungendo personalmente un produttore avvalendosi dellefficace geolocalizzazione.
La sezione “L’Italia del Vino” propone il ritratto enoico delle regioni italiane, evidenziando le produzioni premiate, la cartografia tematica, i ristoranti che dedicano particolare cura alla proposta dei vini e dei distillati, nonché illustrando l’attualità e le tendenze dei territori grazie ai focus a firma dei Curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello.
I riconoscimenti assegnati dalla Guida Oro I Vini di Veronelli 2018 sono riuniti nella sezione “I Premi”: 314 Super Tre Stelle (vini con punteggio uguale o superiore a 94/100), 28 Grandi Esordi (vini di pregio recensiti per la prima volta), cinque Migliori Assaggi (il vertice di ciascuna tipologia) e, naturalmente, dieci Sole, premi speciali della Redazione.
A chi è in cerca di suggerimenti e consigli sono dedicate le funzioni “Il Vino in evidenza” e “L’Azienda in evidenza” nelle quali, a rotazione, è proposto il meglio dell’Italia vitivinicola.
Completa la nuova app la sezione "Le Notizie", dedicata alle comunicazioni del Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro fondata dal padre della critica gastronomica contemporanea.